tag:blogger.com,1999:blog-7009217591527090630.post4988968171158905097..comments2024-03-19T17:29:02.606+01:00Comments on Appuntario: "La Marcia di Radetzky" di Joseph RothMichela Piccarozzihttp://www.blogger.com/profile/13731499322983097938noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-7009217591527090630.post-81850195196549035332018-01-09T16:17:15.454+01:002018-01-09T16:17:15.454+01:00Hai ragione Cristina, sembra che Roth abbia voluto...Hai ragione Cristina, sembra che Roth abbia voluto protrarre la sua penna proprio per dare il senso di questo lento, inesorabile disfacimento. Roth merita comunque di essere osannato come il grande cantore della fine di un'epoca.Michela Piccarozzihttps://www.blogger.com/profile/13731499322983097938noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7009217591527090630.post-24549705538400651462018-01-08T18:45:02.031+01:002018-01-08T18:45:02.031+01:00L'impressione dell'eccessivo dilungarsi de...L'impressione dell'eccessivo dilungarsi della narrazione si รจ imposta anche alla mia attenzione, poi, immergendosi nella lettura, ho capito che la narrazione standardizzata, che quello che Roth ha voluto rappresentare era proprio il lento e inesorabile disfacimento di un mondo. La trama, come hai detto, ne risulta svuotata e indebolita, ma il messaggio arriva forte e chiaro in tutta la sua malinconia.Cristina Malvezzihttps://www.blogger.com/profile/09239002431071930195noreply@blogger.com