tag:blogger.com,1999:blog-7009217591527090630.post1348273654360020669..comments2024-03-19T17:29:02.606+01:00Comments on Appuntario: La vita che esiste nei libriMichela Piccarozzihttp://www.blogger.com/profile/13731499322983097938noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-7009217591527090630.post-17315955414026878192017-05-31T18:04:15.004+02:002017-05-31T18:04:15.004+02:00Nei libri usati non ho trovato oggetti così bizzar...Nei libri usati non ho trovato oggetti così bizzarri, ma ugualmente curiosi, come cartoline di vacanze, lettere d'amore e abbonamenti di case editrici. Una cosa che ho rilevato è che in passato si usava moltissimo il lei (come saluto o nelle promozioni, pubblicità), oggi invece si preferisce dare subito del tu.Michela Piccarozzihttps://www.blogger.com/profile/13731499322983097938noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7009217591527090630.post-90870421665976548002017-05-31T17:18:19.787+02:002017-05-31T17:18:19.787+02:00Sono d'accordo sul fatto che i nostri libri so...Sono d'accordo sul fatto che i nostri libri sono documenti della nostra esistenza: anche se ho perso l'abitudine di lasciare fra le pagine i segnalibri (perché spesso mi affeziono e tendo a portarli con me volume dopo volume), nei romanzi letti in passato li ritrovo e, inevitabilmente, con essi riscopro i ricordi dei momenti in cui li ho acquisiti. Anche le sottolineature hanno molto da comunicare, ma pure su questo terreno sono incostante: molto meglio incappare in un libro usato (di famiglia o acquistato su una bancarella) e vedere cosa gli altri vi hanno depositato. :)Cristina Malvezzihttps://www.blogger.com/profile/09239002431071930195noreply@blogger.com