"Pot -Bouille",ovvero la minestra borghese
"Guardava l'uditorio,l'attenzione cortesemente distratta degli uomini e il rapimento obbligato delle donne: quelle espressioni di convenienza di persone che tornano a se stesse,riprese dalle preoccupazioni di tutti i giorni,la cui ombra affiorava sui loro volti affaticati.Le madri sognavano visibilmente le prossime nozze delle figlie,con la bocca semiaperta e le dentature feroci,in un incosciente abbandono: era la mania dominante nel salotto,un furioso appetito di generi,che si risvegliava in quelle borghesi ai suoni asmatici del pianoforte".
Quando "Pot-Bouille" uscì nel 1882,fu accolto da critiche così aspre da superare quelle del '77,con la pubblicazione dell ' "Assommoir";sicuramente da qui si capisce la poca fortuna che ha avuto questo decimo romanzo del ciclo dei "Rougon-Macquart" dello scrittore francese Emile Zola (1840-1902).
Zola che per anni si era scagliato contro la classe operaia,i commercianti,la Chiesa,i politici,questa volta svelava le turpitudini della classe dominante ottocentesca:la borghesia.
I borghesi che si erano divertiti e aveva canzonato le vicissitudini di chi stava sotto di loro,rimasero indignati nel vedersi umiliati;loro che il ceto che muoveva la Francia.
"Pot-Bouille" * era un termine ottocentesco francese che significava "un cibo ordinario che sotto la sua apparente bonomia nascondeva una cucina terribilmente equivoca e ingannatrice",che diventa in questo romanzo proprio la metafora della borghesia.
Ambientato nella Parigi del Secondo Impero,in un ricchissimo e nuovo palazzo in rue de Choiseul,come in un film hithchcokiano,il lettore ne spia la vita di questo apparente tranquillo condominio.
"L'appartato" protagonista è Octave Mouret,figlio di Francois Mouret e Marthe Rougon,già visto nella "Conquista di Plassans";arrivato a Parigi per far fortuna.
Personaggi:
Quando "Pot-Bouille" uscì nel 1882,fu accolto da critiche così aspre da superare quelle del '77,con la pubblicazione dell ' "Assommoir";sicuramente da qui si capisce la poca fortuna che ha avuto questo decimo romanzo del ciclo dei "Rougon-Macquart" dello scrittore francese Emile Zola (1840-1902).
Zola che per anni si era scagliato contro la classe operaia,i commercianti,la Chiesa,i politici,questa volta svelava le turpitudini della classe dominante ottocentesca:la borghesia.
I borghesi che si erano divertiti e aveva canzonato le vicissitudini di chi stava sotto di loro,rimasero indignati nel vedersi umiliati;loro che il ceto che muoveva la Francia.
"Pot-Bouille" * era un termine ottocentesco francese che significava "un cibo ordinario che sotto la sua apparente bonomia nascondeva una cucina terribilmente equivoca e ingannatrice",che diventa in questo romanzo proprio la metafora della borghesia.
Ambientato nella Parigi del Secondo Impero,in un ricchissimo e nuovo palazzo in rue de Choiseul,come in un film hithchcokiano,il lettore ne spia la vita di questo apparente tranquillo condominio.
"L'appartato" protagonista è Octave Mouret,figlio di Francois Mouret e Marthe Rougon,già visto nella "Conquista di Plassans";arrivato a Parigi per far fortuna.
Personaggi:
- 1° piano : Coniugi Théophile Vabre - Valérie ,con il figlio Camille, lui malato,paranoico,sospettoso sui tradimenti della moglie,lei infedele per noia.
- 2° piano : Signore sconosciuto.
- 3° piano : Madame Juzeur,vedova ma maliziosa.
- 4° piano : Octave Mouret.
Coniugi Jules Pichon - Marie,con la figlia Liliete,lui indifferente e abitudinario,lei stupida e ingenua insieme.
5° piano : delle domestiche : Lisa e Victorie (Campardon),Hippolyte,Clémence,Julie (Duveyrier),Louise (Jozeur),Adèle (Josserand),Francoise (Vabre),Rachel (Berthe).
Qui entra in un clima di ostentata onestà e rispettabilità che servono a occultare solo i vizi e le colpe più orribili.Octave,personaggio cinico e ambizioso si ritrova in un miscuglio di adulteri,perpetrati tra l'altro senza vera passione e solo per noia,di banchetti sontuosi con cucine sporche,di odi parentali,questioni ereditarie,uomini impettiti tra le loro medaglie e i loro onori ma senza dignità e fermezza,donne devoto al lusso e allo "status" e non coscienti dei propri doveri,madri che educano le figlie come prostitute,segreti di cui si fa custode il portinaio Gourd che vede il male e la sporcizia fuori dal palazzo,in netto contrasto con la "spontaneità" delle domestiche che deridono e mettono in mostra le beghe dei loro padroni.
Il giovane Mouret alla fine riesce a farsi strada sposando la bella vedova Madame Hédouin,titolare del negozio "Il Paradiso delle Signore**".
Quel che espone Zola è uno spaccato della società dell'epoca "l'immagine,l'idea della casa borghese,che fa da sfondo agli avvenimenti fondamentali della vita dell'uomo,la nascita,l'accoppiamento,la morte,con in più le scene e i riti tipici della vita borghese".
Una borghesia posta come in un limbo,non tra l'operante proletariato e nemmeno nell'invidiata aristocrazia,
ma una classe nullafacente,egoista e narcisistica,che si specchia delle proprie false beltà.
Tra le scene più incisive,glia amori di Berthe e Octave in una stanza piccola e lurida,il parto assurdo della domestica Adèle e l'espressione fin troppo ripetuta di Madame Josserand "Io,se avevo venti soldi,ho sempre detto che ne avevo quaranta:perché questo è il segreto,è meglio fare invidia che pietà..."
*In italiano il titolo è stato spesso tradotto con "Quel che bolle in pentola" o "Dietro la Facciata".
** "Il Paradiso delle Signore" è il romanzo dove continua la vita di Octave Mouret.
Fonti:
"Dietro la Facciata",Newton e Compton Editori
Ciao Toinette, molto bello e interessante, come sempre! Non ho mai letto questo romanzo ma adesso lo leggerò. Ciao, buone settimana Antonella
RispondiEliminaPurtroppo Zola è poco letto qui in Italia...ma per me è il più grande scrittore della letteratura francese dopo Balzac.
EliminaDirei che il più grande scrittore della Letteratura Francese è Marcel Proust, e non il Balzac! Spesso i romanzi del Balzac (che pure era un fine psicologo) hanno l' andamento avventuroso e le incongruenze tipici del "feuilleton", mentre il Proust è l'unico ad elaborare un vero stile ed a segnare ed immortalare quel passaggio analitico tra mondo ottocentesco e mondo moderno che ne caratterizza tutta l'Opera.
EliminaLo Zola è un acuto osservatore ed un particolareggiato descrittore, la gamma degli ambienti ritratti nel ciclo dei "Rougon Macquart" è vastissima e copre l'intera casistica sociale ed economica della sua epoca. Ma il suo stile è ancora troppo giornalistico ed orientato all'analisi ambientale per poter essere definito vera letteratura.
Grazie per la recensione e per le altre a libri meno noti di Zola, un scrittore che amo molto, Germinal resta un capolavoro, ancora più potente secondo me è La Terra. Concordo con Edward che Marcel Proust sia il più grande scrittore Francese, per i miei gusti ho trovato anche Flaubert migliore di Balzac.
RispondiEliminaNon ho ancora letto "La Terra", grazie per avermelo citato.
EliminaPer fortuna la letteratura francese ha così tanti (e grandi) romanzieri che è quasi un piacere elencarli e classificarli tutti!