Il dado è tratto


Chi non conosce questa celebre frase?Chi in un attimo di esaltazione,novello Giulio Cesare,non ha mai pronunciato questa locuzione?

Secondo la leggenda dopo le numerose vittorie riportate dal generale Gaio Giulio Cesare,l'altro triumviro Pompeo Magno si alleò agli artistocratici del Senato,che ingiunsero a Cesare di lasciare il comando delle legioni.

Cesare non obbedì e nel 49 a.C. passo con 5000 uomini il Rubicone,il fiume che separava la sua provincia dall'Italia,pronunciando la famosa frase"Iacta alea est".

Orbene,questa battuta è stata sempre tradotta con "il dado è tratto" come ci è stato riportato anche dal biografo latino Svetonio.

In verità,molto probabilmente,come tramandano altre fonti,questa frase dovrebbe essere tradotta con "Si getti il dado".Infatti era questa la frase che i romani pronunciavano quando giocavano " a dadi".Questo gioco antichissimo,diffuso in Grecia,in Etruria e a Roma si svolgeva con tre dadi,più tardi con due che dopo essere agitati entro un bossolo,venivano lasciati cadere sopra una tavola.

Si può dire quindi che questa fu probabilmente la battuta che il generale romano espresse passando il Rubicone,indicando insomma l'inizio della partita.
Bibliografia:
"I Grandi Generali di Roma Antica" di Andrea Frediani,Newton Compton Editori
"Libreria Treccani"

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