Berthe Morisot,la vita oltre la pittura
"Questa pittura,questo lavoro che ti manca tanto in realtà ti da solo angoscia e problemi.Tu sei innamorata,e hai un uomo che ti è totalmente devoto.Dovresti capire quanto sei fortunata.
Una donna ha un enorme bisogno di affetto.Non puoi assolutamente pensare di chiuderti in te stessa."
(Berthe Morisot in una lettera alla sorella Edma)
Era difficile nel IX secolo essere una pittrice di "professione" senza essere tacciata di "dubbia moralità".L'arte era appannaggio esclusivo per l'uomo e la donna poteva solo dilettarsi piacevolmente con la pittura,ma pretendere un ruolo più importante,questo no.
Eppure la vita di Berthe Morisot fu una continua ribellione inferta agli standard dell'epoca: l'amore per la pittura,per Manet,per la propria indipendenza,la fecero entrare come prima donna nel nuovo "gruppo" artistico che stava,nella seconda metà dell'Ottocento,ribaltando i canoni classici: "l'Impressionismo".
Berthe Morisot,che poteva vantarsi come pronipote del pittore Jean-Honoré Fragonard (1732-1806),nacque nel 1841,da Tiburce Morisot,consigliere capo della Corte dei Conti e da Cornélie Fournier.
La loro era una famiglia molto agiata,famosa per le sue soirée e comprendeva oltre a Berthe,altre due ragazze Yves e Edma,oltre al maschio Tiburce.
Le tre Mademoiselle Morisot si distinsero fin da piccoline per la passione per la pittura,ebbero come primo maestro un "mediocre pittore accademico",Chocarne.In seguito,nel 1857 andarono a studiare a Parigi da Guichard e nel 1863,Berthe,divenne allieva di Camille Corot (1796-1875).
Nel 1863 lei e la sorella Edma si iscrissero come copiste al Louvre e li conobbero il pittore Henri Fantin-Latour (1836-1904).
In quell'anno presentarono ciascuna due paesaggi al "Salon",dove l'argomento principale era però lo scandaloso quadro di un certo Eduard Manet (1832-1883),"La Colazione sull'Erba".
Ma solo nel 1868 Berthe conobbe la persona con cui instaurò una amicizia così forte ed esclusiva che durò fino alla morte di quest'ultimo.
Mentre si trovava al Louvre a copiare "Lo Scambio delle Due Principesse" di Rubens,Fantin-Latour le presentò l'uomo del momento,proprio Eduard Manet.
Manet,con fama da don Giovanni,rimase subito affascinato dalla giovane.Berthe "ragazza riservata e che parlava a voce bassa,sottile come un giunco,occhi neri e profondi,che amava vestirsi di nero e all'ultima moda e leggere romanzi in voga",cominciò una stretta collaborazione con l'artista,facendole da modella per il suo ultimo quadro,"Il Balcone",che la portò alla ribalta come nuova femme fatale e la conoscenza di numerosi artisti e intellettuali.
Quel che ne nacque fu un connubio speciale tra la modella e l'artista che continuerà ad affascinare appassionati e storici dell'arte.Berthe era sicuramente innamorata e dai ritratti che le fece Manet,traspare una sempre esplicita sensualità,segno della profonda attrazione che i due provavano vicendevolmente,che non sociò mai oltre la stima e il rispetto,dovuto questo,probabilmente alle convenzioni sociali.
Artisticamente,invece,Manet rimase influenzato dai toni cromatici,originali e delicati di Berthe e lei quando poteva correva dallo studio del pittore per chiedere consigli e incoraggiamenti.
Il carattere poco aperto della donna si manifestava nei suoi rapporti sociali : l'eccessiva gelosia nei confronti di Eva Gonzalès,una giovane pittrice di cui Manet si era per breve tempo invaghito,nel deridere la "grassa" Suzanne,buona e paziente moglie di Manet e una leggera tolleranza nei confronti di Gustave Caillebotte (1848 -1894) e Mary Cassatt (1844-1926),
"Era così riservata che poteva parere altezzosa anche agli amici più cari."
La sua fragilità si rivelava nella solitudine;nel 1869 si sposò la cara sorella Edma con la quale aveva un rapporto simbiotico;all'età di ventotto anni si ritrovò sola :
"Sono molto triste,mi stanno abbandonando tutti,mi sento delusa,sola e vecchia."
"Berthe immaginava confusamente che il suo futuro sarebbe stato quello di un'artista nubile,indipendente,ma non era certo un fatto normale che una pittrice non sposata avesse successo; e sapeva che in ogni caso,col passare del tempo,la vita le sarebbe sembrata meno attraente."
Nell'impossibilità di amare Manet,Berthe trascorreva la maggior parte del tempo con la famiglia,di cui faceva numerosi ritratti,come quello del 1869 in cui dipinse Edma e la madre Cornélie sedute sul divano.Questo lavoro le consumò molte energie;ma soddisfatta del dipinto che doveva esporre al Salon del 1870,era presa dall'angoscia e dall'agitazione che rischiava di ammalarsi.
Dopo essere stato presentato,ritirato e ripresentato conseguentemente,la tela ebbe un buon successo.
Ogni suo lavoro si consumava con questa prassi.
Nel 1873 realizzò,forse,il suo capolavoro*.In quell'anno Edma mise la mondo una seconda bambina.Berthe la ritrasse,vestita di nero,china sulla culla,ne seppe cogliere tutta l'ansia e la vulnerabilità.
Ad oltre trent'anni "con i suoi occhi neri e ardenti,la passione per l'arte e un'aura di fascino,Berthe era l'oggetto della curiosità del vicinato,aveva poco o nulla in comune con le donne del suo ambiente sociale", si ripresentò il cruccio della solitudine e la preoccupazione da parte della famiglia che cercava di trovarle marito,sicuramente uno che amasse la sua passione.
Tra i partiti fattibili vi erano Pierre Puvis de Chavannes,pittore proveniente da una ricca famiglia ma si faceva strada anche il nome di Eugène Manet (fratello di Eduard) con cui era già amica fin dal 1868.
Nonostante le forti pressioni,Berthe continuava a rimanere sola; in una gita a Saint-Jean-de Luz,scriveva :
"Non ho ammiratori da cui proteggermi."
Nel 1873 la pittrice che voleva esporre i suoi quadri ad un pubblico più vasto della cerchia familiare,entrò nella cerchia di alcuni pittori** ,che chiameranno il loro movimento "impressionismo",dove nella prima mostra.avuta luogo nello studio del fotografo Nadar (1820-1910),espose il suo dipinto "La Culla".
In seguito alle feroci critiche che subissarono il movimento impressionista,Berthe cercò ancora conforto in Manet che la incoraggiò a prendere la scelta definitiva di sposare suo fratello.
Nel dicembre 1874 Berthe sposò finalmente Eugène con una semplice cerimonia.Eduard Manet come regalo di nozze la ritrasse nel suo "Berthe Morisot vista di tre quarti",fu probabilmente l'ultimo ritratto che le fece.
Berthe si trovava bene con Eugène :
"Ho trovato un brav'uomo,onesto,e sono sicura che mi ama sinceramente.Dopo aver vissuto per tanto tempo inseguendo chimere ho cominciato a vivere una vita vera."
A una nuova mostra impressionista,nel 1875,Berthe partecipò con ben diciannove dipinti,ma ne seguì un insulto così duro nei suoi confronti da parte di un famoso critico che addirittura Eugène lo sfidò a duello.
Se la sfera lavorativa la faceva ancora soffrire,quella privata le portò nel 1875 una grandissima gioia; scoprì di essere incinta,e si ritirò da qualsiasi forma sociale,anche dalla pittura.A Novembre nacque Julie***.
"Mia figlia è una Manet fino alla punta delle dita,e assomiglia già ai suoi zii."
Con la nascita della piccola Julie,Berthe si dedicò completamente alla creatura "più di quanto fosse tipico per una donna della sua classe sociale".Era entrata in un periodo lieto e tranquillo,testimoniato dai dolci quadri in cui ritrasse la sua famiglia,il marito e la piccola nella loro casa di Bougival,anche se a volte le sue ansie si ripresentavano ma svanivano con il lavoro :
"L'amore per l'arte.l'abitudine a lavorare,mi riconciliano con le rughe del volto,e i capelli bianchi."
Il 1883 fu un anno doloroso per Berthe : moriva tristemente la persona a cui teneva più ala mondo,la sua guida,Eduard Manet.
"Quando Eduard Manet morì,morì anche qualcosa di lei."
Si sentì distrutta e annientata,confortandosi come poteva con la famiglia,curando la tomba di Manet insieme al marito,ricevendo nella propria casa artisti e poeti,dipingendo nonostante tutto.
Continuò a rimanere legata al gruppo degli impressionisti e dipinse anche dopo la morte di Eugène,"quando i suoi capelli imbiancarono in una notte".
Nel 1895 Julie si ammalò e Berthe curandola si ammalò di conseguenza morendo poco dopo.
Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) quando seppe della morte dell'amica,lasciò cadere i pennelli e corse verso la sua dimora.
Julie,come la mdre voleva,fu affidata proprio a Renoir e al poeta Stéphane Mallarmé (1842-1898).
Dopo la sua morte,Berhe Morisot,fu artisticamente dimenticata,per poi essere presa come modello dalle femministe del secolo scorso..
Ho adorato Berthe Morisot,non solo per le sue opere,ma per la sua fermezza e tenacia,fragilità determinatezza contro le convenzioni sociali,di libertà e coscienza del proprio talento,un carattere molto schivo ma generoso;questo in un corpo di donna.Ho voluto raccontare non l'arte di Berthe,ormai conosciuta e appresa da tempo,ma la sua vita oltre la pittura,oltre la passione,seppur fortissima e inscindibile dalla sua persona,ma quel che c'era dietro "la pittrice",la donna.
* "La Culla".
** Nonostante il parere discordante di Manet.
*** Julie divenne pittrice comela madre e lo zio.
Fonti :
"Impressionisti,biografia di un gruppo",Sue Roe,Editore Laterza.
Una donna ha un enorme bisogno di affetto.Non puoi assolutamente pensare di chiuderti in te stessa."
(Berthe Morisot in una lettera alla sorella Edma)
Berthe Morisot (1875) |
Era difficile nel IX secolo essere una pittrice di "professione" senza essere tacciata di "dubbia moralità".L'arte era appannaggio esclusivo per l'uomo e la donna poteva solo dilettarsi piacevolmente con la pittura,ma pretendere un ruolo più importante,questo no.
Eppure la vita di Berthe Morisot fu una continua ribellione inferta agli standard dell'epoca: l'amore per la pittura,per Manet,per la propria indipendenza,la fecero entrare come prima donna nel nuovo "gruppo" artistico che stava,nella seconda metà dell'Ottocento,ribaltando i canoni classici: "l'Impressionismo".
Berthe Morisot,che poteva vantarsi come pronipote del pittore Jean-Honoré Fragonard (1732-1806),nacque nel 1841,da Tiburce Morisot,consigliere capo della Corte dei Conti e da Cornélie Fournier.
La loro era una famiglia molto agiata,famosa per le sue soirée e comprendeva oltre a Berthe,altre due ragazze Yves e Edma,oltre al maschio Tiburce.
Le tre Mademoiselle Morisot si distinsero fin da piccoline per la passione per la pittura,ebbero come primo maestro un "mediocre pittore accademico",Chocarne.In seguito,nel 1857 andarono a studiare a Parigi da Guichard e nel 1863,Berthe,divenne allieva di Camille Corot (1796-1875).
Nel 1863 lei e la sorella Edma si iscrissero come copiste al Louvre e li conobbero il pittore Henri Fantin-Latour (1836-1904).
In quell'anno presentarono ciascuna due paesaggi al "Salon",dove l'argomento principale era però lo scandaloso quadro di un certo Eduard Manet (1832-1883),"La Colazione sull'Erba".
Ma solo nel 1868 Berthe conobbe la persona con cui instaurò una amicizia così forte ed esclusiva che durò fino alla morte di quest'ultimo.
Mentre si trovava al Louvre a copiare "Lo Scambio delle Due Principesse" di Rubens,Fantin-Latour le presentò l'uomo del momento,proprio Eduard Manet.
Manet,con fama da don Giovanni,rimase subito affascinato dalla giovane.Berthe "ragazza riservata e che parlava a voce bassa,sottile come un giunco,occhi neri e profondi,che amava vestirsi di nero e all'ultima moda e leggere romanzi in voga",cominciò una stretta collaborazione con l'artista,facendole da modella per il suo ultimo quadro,"Il Balcone",che la portò alla ribalta come nuova femme fatale e la conoscenza di numerosi artisti e intellettuali.
Quel che ne nacque fu un connubio speciale tra la modella e l'artista che continuerà ad affascinare appassionati e storici dell'arte.Berthe era sicuramente innamorata e dai ritratti che le fece Manet,traspare una sempre esplicita sensualità,segno della profonda attrazione che i due provavano vicendevolmente,che non sociò mai oltre la stima e il rispetto,dovuto questo,probabilmente alle convenzioni sociali.
Artisticamente,invece,Manet rimase influenzato dai toni cromatici,originali e delicati di Berthe e lei quando poteva correva dallo studio del pittore per chiedere consigli e incoraggiamenti.
Il carattere poco aperto della donna si manifestava nei suoi rapporti sociali : l'eccessiva gelosia nei confronti di Eva Gonzalès,una giovane pittrice di cui Manet si era per breve tempo invaghito,nel deridere la "grassa" Suzanne,buona e paziente moglie di Manet e una leggera tolleranza nei confronti di Gustave Caillebotte (1848 -1894) e Mary Cassatt (1844-1926),
"Era così riservata che poteva parere altezzosa anche agli amici più cari."
La sua fragilità si rivelava nella solitudine;nel 1869 si sposò la cara sorella Edma con la quale aveva un rapporto simbiotico;all'età di ventotto anni si ritrovò sola :
"Sono molto triste,mi stanno abbandonando tutti,mi sento delusa,sola e vecchia."
"Berthe immaginava confusamente che il suo futuro sarebbe stato quello di un'artista nubile,indipendente,ma non era certo un fatto normale che una pittrice non sposata avesse successo; e sapeva che in ogni caso,col passare del tempo,la vita le sarebbe sembrata meno attraente."
Nell'impossibilità di amare Manet,Berthe trascorreva la maggior parte del tempo con la famiglia,di cui faceva numerosi ritratti,come quello del 1869 in cui dipinse Edma e la madre Cornélie sedute sul divano.Questo lavoro le consumò molte energie;ma soddisfatta del dipinto che doveva esporre al Salon del 1870,era presa dall'angoscia e dall'agitazione che rischiava di ammalarsi.
Dopo essere stato presentato,ritirato e ripresentato conseguentemente,la tela ebbe un buon successo.
Ogni suo lavoro si consumava con questa prassi.
Nel 1873 realizzò,forse,il suo capolavoro*.In quell'anno Edma mise la mondo una seconda bambina.Berthe la ritrasse,vestita di nero,china sulla culla,ne seppe cogliere tutta l'ansia e la vulnerabilità.
Ad oltre trent'anni "con i suoi occhi neri e ardenti,la passione per l'arte e un'aura di fascino,Berthe era l'oggetto della curiosità del vicinato,aveva poco o nulla in comune con le donne del suo ambiente sociale", si ripresentò il cruccio della solitudine e la preoccupazione da parte della famiglia che cercava di trovarle marito,sicuramente uno che amasse la sua passione.
Tra i partiti fattibili vi erano Pierre Puvis de Chavannes,pittore proveniente da una ricca famiglia ma si faceva strada anche il nome di Eugène Manet (fratello di Eduard) con cui era già amica fin dal 1868.
Nonostante le forti pressioni,Berthe continuava a rimanere sola; in una gita a Saint-Jean-de Luz,scriveva :
"Non ho ammiratori da cui proteggermi."
"Il porto a Lorient" (1869) Ricordava a Berthe il suo fidanzamento. |
Nel 1873 la pittrice che voleva esporre i suoi quadri ad un pubblico più vasto della cerchia familiare,entrò nella cerchia di alcuni pittori** ,che chiameranno il loro movimento "impressionismo",dove nella prima mostra.avuta luogo nello studio del fotografo Nadar (1820-1910),espose il suo dipinto "La Culla".
In seguito alle feroci critiche che subissarono il movimento impressionista,Berthe cercò ancora conforto in Manet che la incoraggiò a prendere la scelta definitiva di sposare suo fratello.
Nel dicembre 1874 Berthe sposò finalmente Eugène con una semplice cerimonia.Eduard Manet come regalo di nozze la ritrasse nel suo "Berthe Morisot vista di tre quarti",fu probabilmente l'ultimo ritratto che le fece.
Berthe si trovava bene con Eugène :
"Ho trovato un brav'uomo,onesto,e sono sicura che mi ama sinceramente.Dopo aver vissuto per tanto tempo inseguendo chimere ho cominciato a vivere una vita vera."
A una nuova mostra impressionista,nel 1875,Berthe partecipò con ben diciannove dipinti,ma ne seguì un insulto così duro nei suoi confronti da parte di un famoso critico che addirittura Eugène lo sfidò a duello.
Se la sfera lavorativa la faceva ancora soffrire,quella privata le portò nel 1875 una grandissima gioia; scoprì di essere incinta,e si ritirò da qualsiasi forma sociale,anche dalla pittura.A Novembre nacque Julie***.
"Mia figlia è una Manet fino alla punta delle dita,e assomiglia già ai suoi zii."
Con la nascita della piccola Julie,Berthe si dedicò completamente alla creatura "più di quanto fosse tipico per una donna della sua classe sociale".Era entrata in un periodo lieto e tranquillo,testimoniato dai dolci quadri in cui ritrasse la sua famiglia,il marito e la piccola nella loro casa di Bougival,anche se a volte le sue ansie si ripresentavano ma svanivano con il lavoro :
"L'amore per l'arte.l'abitudine a lavorare,mi riconciliano con le rughe del volto,e i capelli bianchi."
Il 1883 fu un anno doloroso per Berthe : moriva tristemente la persona a cui teneva più ala mondo,la sua guida,Eduard Manet.
"Quando Eduard Manet morì,morì anche qualcosa di lei."
"Ritratto di Berthe Morisot e sua figlia Julie" (1894) P.-A. Renoir |
Si sentì distrutta e annientata,confortandosi come poteva con la famiglia,curando la tomba di Manet insieme al marito,ricevendo nella propria casa artisti e poeti,dipingendo nonostante tutto.
Continuò a rimanere legata al gruppo degli impressionisti e dipinse anche dopo la morte di Eugène,"quando i suoi capelli imbiancarono in una notte".
Nel 1895 Julie si ammalò e Berthe curandola si ammalò di conseguenza morendo poco dopo.
Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) quando seppe della morte dell'amica,lasciò cadere i pennelli e corse verso la sua dimora.
Julie,come la mdre voleva,fu affidata proprio a Renoir e al poeta Stéphane Mallarmé (1842-1898).
Dopo la sua morte,Berhe Morisot,fu artisticamente dimenticata,per poi essere presa come modello dalle femministe del secolo scorso..
Ho adorato Berthe Morisot,non solo per le sue opere,ma per la sua fermezza e tenacia,fragilità determinatezza contro le convenzioni sociali,di libertà e coscienza del proprio talento,un carattere molto schivo ma generoso;questo in un corpo di donna.Ho voluto raccontare non l'arte di Berthe,ormai conosciuta e appresa da tempo,ma la sua vita oltre la pittura,oltre la passione,seppur fortissima e inscindibile dalla sua persona,ma quel che c'era dietro "la pittrice",la donna.
* "La Culla".
** Nonostante il parere discordante di Manet.
*** Julie divenne pittrice comela madre e lo zio.
Fonti :
"Impressionisti,biografia di un gruppo",Sue Roe,Editore Laterza.
Grazie, un post meraviglioso che ci restituisce l'immagine di una donna completa. Sei stata bravissima!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Antonella
Grazie Antonella,sono contenta che ti sia piaciuto il ritratto di questa pittrice.
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