"Musée d'Orsay.Capolavori",la mostra al Vittoriano
Mercoledì quattordici Maggio,ho avuto la possibilità ( graziata più che altro da un clima favorevole ) di recarmi al complesso del Vittoriano per ammirare la mostra dei capolavori del Museo d'Orsay,eccezionalmente,per la prima volta Roma.Opere di Manet,Monet,Degas,Sisley,Bazille,Pissarro, capitali inestimabili che uno/a appassionato/a ( come me) di quella pittura e quel mondo non può perdere.
Ma più una mostra,è un percorso figurativo che evidenzia i cambiamenti dell'arte pittorica in Francia dal 1848 al 1914;le differenze ma anche i punti in comune,iniziando dalla descrizione storica del museo parigino;
di come una ex stazione ferroviaria sia diventata col tempo uno dei musei più importanti del mondo,del modus vivendi francese che si stava evolvendo insieme alla cultura,all'urbanistica ed eventi come l'Esposizione Universale del 1900.
Dopo questi cenni il percorso è articolato in cinque sezioni : con la prima,ci si inoltra nell' " Arte Accademica",quella del " Salon des Beaux Arts ",arte classica,istituzionale,protetta e voluta dallo Stato,
allo scandalo del " Realismo " di Gustave Courbet ( 1819-1877 ), di cui si può vedere " Donna Nuda con Cane" ( 1861-62 ).
Nella seconda sezione viene esplorata la " Scuola di Barbizon ",movimento di realismo paesaggistico che aprì la strada al paesaggio impressionista " pur mantenendo nelle loro opere una certa poesia" : " Pastorella con il suo Gregge" ( 1863 ) di Jean-Francois Millet ( 1814-1875 ).
Per arrivare finalmente alla " nuova pittura",l'Impressionismo ". Qui si rimane incantati nell'ammirare l'unico quadro esposto di Edouard Manet ( 1832-1883 ) il ritratto non convenzionale di " Berthe Morisot con un Mazzo di Violette" ( 1872 ),la festosa e particolare" La Rue Montrgueil.Festa del 30 Giugno 1878 " ( 1878 )," Il Giardino dell'Artista a Giverny " ( 1900 ) di Claude Monet ( 1840-1926 ),la bella sorpresa di guardare un quadro di Eva Gonzalès ( 1849-1883 ) " Un Palco al Teatro degli Italiani" ( 1874 ),i colori carezzevoli e vivaci di " Ragazze al Pianoforte " ( 1892 ) di Pierre-Auguste Renoir ( 1841-1919),le " Ballerine che salgono una Scala " ( 1886-1890 ) di Edgar Degas ( 1834-1917 )," Tempo di Neve a Veneux Nadon " di Alfred Sisley ( 1839-1899).
Nella quarta sezione in poi si ammirano tutte le avanguardie del post-impressionismo con i " Simbolisti " che daranno alla pittura anche una impronta spirituale,molto vicini al gruppo dei " Nabis" da qui Pierre Bonnard con " Il Palco " ( 1908 ) e Edouard Vuillard con " Il Letto " ( 1891 ).
Infine nell'ultima sezione il " Pointillismo " dove si spingerà " al limite la separazione delle macchie cromatiche" comePaul Signac ( 1863-1935 ) con " Les Andelys " ( 1886 ), " Le Isole d'Oro" ( 1891-92) di Henri-Edmond Cross ( 1856-1910),di cui mi sono innamorata.
Danno l'addio alla visita " L'Italiana " ( 1887 ) di Vincent van Gogh ( 1853-1890 ) e il " Pasto " ( 1891 ) di Paul Gauguin ( 1848-1903 ).
L'emozione è stata un po' disturbata dalle rumorose scolaresche ( eccessive secondo il mio parere in una sola mattinata ) e dalle varie sezioni non ben distinte l'una da l'altra,tale da creare confusione agli occhi del visitatore non esperto.
Ma la pecca più grande,sta nel non aver visto,veramente i capolavori del museo di Parigi.Leggendo infatti il titolo della mostra verrebbero in mente " Il Moulin de La Galette " di Renoir o quanto meno "I Giocatori di Carte" di Cézanne.Ma niente di tutto ciò...uno specchietto per le allodole,per non parlare del prezzo del biglietto poco abbordabile rispetto alla povertà numerica dei quadri.
Rimane dentro di me la gioia e la bellezza di queste opere immortali,ma la mostra poteva essere meglio curata.
" Musée d'Orsay.Capolavori"
Tutti i quadri del Museo d'Orsay
" Il Pasto " di Gauguin |
Ma più una mostra,è un percorso figurativo che evidenzia i cambiamenti dell'arte pittorica in Francia dal 1848 al 1914;le differenze ma anche i punti in comune,iniziando dalla descrizione storica del museo parigino;
di come una ex stazione ferroviaria sia diventata col tempo uno dei musei più importanti del mondo,del modus vivendi francese che si stava evolvendo insieme alla cultura,all'urbanistica ed eventi come l'Esposizione Universale del 1900.
Dopo questi cenni il percorso è articolato in cinque sezioni : con la prima,ci si inoltra nell' " Arte Accademica",quella del " Salon des Beaux Arts ",arte classica,istituzionale,protetta e voluta dallo Stato,
allo scandalo del " Realismo " di Gustave Courbet ( 1819-1877 ), di cui si può vedere " Donna Nuda con Cane" ( 1861-62 ).
Nella seconda sezione viene esplorata la " Scuola di Barbizon ",movimento di realismo paesaggistico che aprì la strada al paesaggio impressionista " pur mantenendo nelle loro opere una certa poesia" : " Pastorella con il suo Gregge" ( 1863 ) di Jean-Francois Millet ( 1814-1875 ).
Per arrivare finalmente alla " nuova pittura",l'Impressionismo ". Qui si rimane incantati nell'ammirare l'unico quadro esposto di Edouard Manet ( 1832-1883 ) il ritratto non convenzionale di " Berthe Morisot con un Mazzo di Violette" ( 1872 ),la festosa e particolare" La Rue Montrgueil.Festa del 30 Giugno 1878 " ( 1878 )," Il Giardino dell'Artista a Giverny " ( 1900 ) di Claude Monet ( 1840-1926 ),la bella sorpresa di guardare un quadro di Eva Gonzalès ( 1849-1883 ) " Un Palco al Teatro degli Italiani" ( 1874 ),i colori carezzevoli e vivaci di " Ragazze al Pianoforte " ( 1892 ) di Pierre-Auguste Renoir ( 1841-1919),le " Ballerine che salgono una Scala " ( 1886-1890 ) di Edgar Degas ( 1834-1917 )," Tempo di Neve a Veneux Nadon " di Alfred Sisley ( 1839-1899).
Nella quarta sezione in poi si ammirano tutte le avanguardie del post-impressionismo con i " Simbolisti " che daranno alla pittura anche una impronta spirituale,molto vicini al gruppo dei " Nabis" da qui Pierre Bonnard con " Il Palco " ( 1908 ) e Edouard Vuillard con " Il Letto " ( 1891 ).
Infine nell'ultima sezione il " Pointillismo " dove si spingerà " al limite la separazione delle macchie cromatiche" comePaul Signac ( 1863-1935 ) con " Les Andelys " ( 1886 ), " Le Isole d'Oro" ( 1891-92) di Henri-Edmond Cross ( 1856-1910),di cui mi sono innamorata.
Danno l'addio alla visita " L'Italiana " ( 1887 ) di Vincent van Gogh ( 1853-1890 ) e il " Pasto " ( 1891 ) di Paul Gauguin ( 1848-1903 ).
" Ragazze al Pianoforte" di Renoir |
L'emozione è stata un po' disturbata dalle rumorose scolaresche ( eccessive secondo il mio parere in una sola mattinata ) e dalle varie sezioni non ben distinte l'una da l'altra,tale da creare confusione agli occhi del visitatore non esperto.
Ma la pecca più grande,sta nel non aver visto,veramente i capolavori del museo di Parigi.Leggendo infatti il titolo della mostra verrebbero in mente " Il Moulin de La Galette " di Renoir o quanto meno "I Giocatori di Carte" di Cézanne.Ma niente di tutto ciò...uno specchietto per le allodole,per non parlare del prezzo del biglietto poco abbordabile rispetto alla povertà numerica dei quadri.
Rimane dentro di me la gioia e la bellezza di queste opere immortali,ma la mostra poteva essere meglio curata.
" Musée d'Orsay.Capolavori"
Tutti i quadri del Museo d'Orsay
Un peccato che una mostra così promettente risulti inferiore alle aspettative, anche perché il Museo d'Orsay è uno dei ricordi di Parigi che continuo a rievocare con piacere, riesce addirittura a superare le impressioni lasciatemi dal Louvre! Talvolta su questi eventi si alzano polveroni mediatici e pubblciitari che, caduti, lasciano un po'di delusione, soprattutto se il prezzo del biglietto è alto e la visita disturbata. Rimane - credo - la consolazione di aver goduto di un po'di bellezza al di fuori del consueto...
RispondiEliminaSi veramente Cristina,alla fine sono rimasta comunque contenta della giornata che ho trascorso e lo rifarei...ma devo dire che mi aspettavo molto di più sia a livello curativo e organizzativo.
EliminaEvidentemente lo fanno per accaparrarsi più visitatori possibili.