"L'Attacco al Mulino"

"Ah,povero mulino! Le palle di cannone lo trapassavano da parte a parte.Metà del tetto volò via;due muri crollarono.Ma dove il disastro si faceva pietoso era soprattutto dal lato della Morelle.I rampicanti,strappati via dai muri smozzicati,pendevano giù come stracci;il fiume portava via con sé rottami di ogni specie,e da una breccia si scorgeva la camera di Francoise col suo letto,le bianche cortine accuratamente tirate.Colpo su colpo,la vecchia ruota aveva ricevuto due cannonate,ed emise un gemito estremo:le pale vennero trascinate via dalla corrente,l'armatura si schiantò.Il gaio mulino esalava l'anima."






Pubblicato nel 1880 nella raccolta "Les Soirées de Medan*",progetto quanto mai provocatorio voluto dal romanziere Emile Zola (1840-1902) e dal suo editore Gerorges Charpentier (1846-1905) e che coinvolse i massimi scrittori francesi dell'epoca: J-K Huysmans (1848-1907),Henry Céard (1851-1924),Léon Hennique (1850-1935),Paul Alexis (1847-1901) e Guy de Maupassant ** (1850-1893).
Provocatorio la scelta del tema visto che l'intento era di creare ciascuno un racconto breve che avesse come sfondo l'evento più traumatico e insieme più importante della loro vita,ossia la guerra franco-prussiana del 1870 che pose fine al "Secondo Impero" di Napoleone III e di un mondo ormai vecchio e stanco.
Erano passati dieci anni dall'avvenimento ma quella tragicità era ancora nel cuore e nella mente di tutti i francesi.
Gli autori delle Soirées daranno una visione del tutto speciale e più vera della guerra franco-prussiana e della guerra stessa.

La vicenda si svolge nell'immaginario paese di Rocreuse in Lorena,dove in una natura lussureggiante,pacifica e viva,viene incastonato come in un quadro il bel mulino dove vivono il sindaco Papà Merlier e sua figlia Francoise,promessa sposa del contadino belga Dominique.
La loro delicata e forte storia d'amore viene però distrutta dall'invasione di un esercito prussiano che prima di essere sconfitto dalla controparte francese uccide il giovane Dominique.

Ma non c'è comunque vittoria in questa storia,solo la guerra descritta come l'orrore più grande,mai giustificata e portatrice non solo di morte ma di distruzione,dell'essere umano,dei suoi valori,dei sentimenti più puri e della natura,tutti rappresentati nell'efficace figura del mulino che come una persona in mezzo ai due fuochi,colpita dalle palle dei cannoni muore.
Oltre all'orrore viene anche evidenziata la derisione della guerra:

"La derisione è essenziale in tutti i racconti delle Serate di Medan:derisione della guerra,derisione degli eroi,derisione del patriottismo,delle belle frasi,dei gesti nobili ***".
Una visione,questa,totalmente nuova;Zola non cerca di inserire nel racconto quegli atti eroici,patriottici,che tanto piacevano ( e se posso dire,piacciono ancora nel XXI secolo) agli occhi degli umiliati e offesi francesi.
Nella scena finale si nota tutta la stupidità del genere umano espressa nel bel capitano francese che ottenendo il suo primo successo,grida davanti ad una:

"Francoise rimbecillita tra i cadaveri del suo uomo e di suo padre,in mezzo alle rovine fumanti del mulino [...]
-Vittoria!Vittoria!"
Una vittoria inutile davanti alle atrocità della guerra che spezza anche l'amore.














* A Medan si trovava la casa di Zola,luogo anche di lavoro e riunioni con gli amici.
** Guy de Maupassant scrisse per la raccolta "Boule de Suif" che ebbe un grandissimo successo superando tutti gli altri racconti.
*** Newton Compton Editori.

Commenti

  1. Mi rendo conto sempre di più di non conoscere abbastanza la letteratura francese dell'Ottocento e il Naturalismo in particolare: devo recuperare al più presto, con le tue recensioni mi fai percepire tutta la bellezza e la profondità di questo movimento!

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