" Ritratto di Félix Fénéon " di Paul Signac,tra giapponismo e astrazione

 " La verità è che il metodo neoimpressionista esige una finezza di sguardo eccezzionale. "
Félix Fénéon




Alla fine degli anni Ottanta,dell'Ottocento,l'ambiente artistico parigino era cambiato.
Gli impressionisti,con la loro rivolta contro la pittura accademica,sopravvissero in una condizione di relativo benessere,pur continuando le loro battaglie artistiche.
Ma arrivarono nuovi pittori,Seurat,Signac,Gauguin,Toulouse-Lautrec,Van Gogh.
Nel maggio 1886,all'ottava ed ultima mostra impressionista,in rue Laffitte a Parigi,si formò un nuovo gruppo,coerente e distinto,che voleva apparire come la scuola dell'avvenire,attraverso una nuova tecnica,un nuovo stile,basato su leggi ottiche.
Paul Signac ( 1863-1935 ),Camille Pissaro ( 1830-1903 ),suo figlio Lucien ( 1863-1944 ) e Georges Seurat ( 1859-1891 ),esposero le loro tele,secondo la tecnica divisionista e, " Una Domenica Pomeriggio all'Isola della Grande Jatte " di Seurat,divenne il dipinto-manifesto della scuola.
Tre mesi più tardi,in occasione della seconda mostra della " Société des Artistes Indépendants "*,che presto diventò la vera tribuna del movimento,gli stessi artisti presentarono nuovamente le loro opere,riunite nell'ultima sala del percorso esposistivo.
Il principio fondamentale della nuova scuola consisteva nel porre sulla tela piccoli tocchi di colore puro,
lasciando alla retina dello spettatore il compito di operare,ponendosi a una certa distanza dall'opera,la
loro integrazione.Per farli risaltare in tutto il loro splendore,era necessario situare i colori secondo le leggi del contrasto,stabilite dai cerchi cromatici di Chevreul o di Charles Henry.
Questo expolit artistico venne in molti modi chiamato : "poitillisme "," divisionismo ", " impressionismo scientifico "; ma il termine più corretto,se non altro storicamente,fu quello di "Neoimpressionismo"
comparso per la prima volta in articolo della rivista " Le Vie Moderne ",dalla penna di Félix Fénéon,nel 1866.

Cerchio cromatico di Chevreul


Félix Fénéon ( 1861-1944 ),di famiglia franco-svizzera,fu un critico letterario ed artistico,mercante d'arte,attivista politico; un personaggio eccentrico ed enigmatico,controverso,per aver segnalato la novità del neoimpressionismo,aver rivalutato e scoperto le figure di Verlaine,Proust,Rimbaud,Joyce,Van Gogh,
Maximilien Luce,e al tempo stesso malvisto per le sue idee anarchiche,accusato di un attentato nel 1894 e aver aderito al famoso " J'Accuse " di Zola.
Grande amico di Paul Signac,di cui condivideva interessi scientifici,politici e stampe giapponesi.
Quest'ultimo,che alla morte del caposcuola Seurat,prenderà le redini del movimento,si differenziava per la
bellezza dei colori,l'energia e il brio della pittura.
Uno dei suoi dipinti più particolari e moderni,fu proprio il ritratto dell'amico Fénéon,realizzato nel 1890-91.
Inusuale per l'epoca,ci colpisce ancora per la magia,la sua miriade di colori,l'effetto scenico imponente.

Come ventidue anni fa il pittore Eduard Manet omaggiava l'amico romanziere Emile Zola,che si era prestato in difesa della sua pittura;anche Signac ritrae l'eccentrico Fénéon di profilo,a sinistra,con il suo caratteristico pizzetto,bastone in mano,cappello a cilindro;mentre porge un fiore.Lo rappresenta nelle vesti di un gentiluomo o dandy di fien-de-siècle,accentuandone tutta la sua figura non convenzionale e teatrale.
La sua staticità,si staglia contro un inaspettato,vorticoso sfondo caleidoscopico di colori,vivaci ed intensi,
sezionati in uno schema a girandola.
Una combinazione di linee e colori che cattura il movimento dinamico.Tutto si fonde in tonalità liminose che sembrano vibrare di brio ed energia e che rivelano tutte le capacità coloristiche e tecniche del pittore e del neoimpressionismo.
Un dipinto che si può definire eclettico,per i suoi richiami all'arte giapponese delle stampe di fine Ottocento,le forme vorticose,rieccheggiano i disegni dell'Art Nouveau,volgendo altresì lo sguardo all'astrattismo.
La giocosità della tela si sposa con l'ironia del lungo titolo originale : " Ritratto di Félix Fénéon .Contro smalto di uno sfondo ritmico con Beats e angoli,toni e tinte.Opus 217 ",chiara parodia sulla terminologia scientifica.
Le stelle in basso a destra sono un riferimento agli Stati Uniti,uno degli interessi del critico e il fiore,il ciclamino,punta ad evidenziare maggiormente il ciclo ritmico dello sfondo (  dal greco κυκλάμινος, da κύκλος "cerchio" ).



Oggi il quadro si trova al "Museo dell'Arte Moderna" di New York,ed è tra i ritratti più originali e creativi della storia dell'arte.Per il suo stile e le sue tematiche umoristiche e ritmiche,anticipava di gran lunga le idee della pittura astratta.
La fien-de sìecle stava per arrivare.




* Fu fondata da Seurat e Signac



Fonti :

"Signac",M.F.Bocquillon,Artedossier Giunti








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