"Gli Anni della Leggerezza" di Elizabeth J. Howard


"Five o' Clock Tea", Edward Cucuel 

La lettura di questo lungo romanzo è stata dipesa dai passaparola di alcune persone che seguo e alle loro buone opinioni espresse nelle loro recensioni.
Eppure ancor più dei consigli è stato quel titolo evocativo e lungimirante ad accattivarmi a darmi l'immagine di un mondo lontano e suggestivo, chissà in quali terre o anni.
E quell'illusione lontana non è stata smentita o sminuita nella successione delle pagine di questo libro voluto fortemente dalla casa editrice Fazi, che ha pubblicato e continua a puntare sulla sua poco conosciuta autrice inglese. Un successo gradito e un tam-tam letterario che a pochi giorni di distanza dall'uscita del secondo volume promette un numero ancora più alto di lettori.
Di questa misconosciuta scrittrice Elizabeth Jane Howard (1923-2014), figlia di un ricco mercante di legname, dalla vita dalla vita tumultuosa fatta da un passato come attrice e modella in gioventù, tre mariti e molti amanti sempre sulla scena mondana e negli ultimi anni passati nell'esercizio della scrittura, la sua lunga esistenza ha inoltre cavalcato tutti gli scenari importanti della seconda metà del Novecento.
Proprio verso gli ultimi anni del secolo scorso furono pubblicati i suoi capolavori, composti nella cosiddetta "Saga dei Cazalet", un affresco limpido e dettagliato sulle sorti di una simbolica famiglia borghese in Inghilterra, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
"Gli Anni della Leggerezza" sono il primo dei cinque volumi della saga, pubblicato in Gran Bretagna nel 1988.


A Home Place nel Sussex, casa padronale dei ricchi commercianti di legname, i Cazalet, trascorrono le ultime due estati 1937-38, prima dell'inizio del secondo conflitto, ben quattro famiglie con al seguito i loro domestici e camerieri, insieme ai due capostipiti, vetusti personaggi di un epoca passata e lontana soprannominati il Generale e la Duchessa.
Tra ciò che resta della vecchia società vittoriana scorrono ordinarie e convenzionali le esistenze private dei singoli componenti, compleanni, ricorrenze, riunioni, ma che interiormente ognuno di loro nasconde o vive un rancore, una delusione, un sogno o una speranza. Vengono mostrate le figure maschili, a volte vili, perversi ed incapaci di guardare la realtà, quelle femminili chiuse nel proprio ruoli di madri e mogli, con i loro dolori quotidiani eppur sofferti nel silenzio.
Drammatiche vicende si intersecano anche nei bambini e nelle splendide figure di Louise, Polly e Clary, determinate e fragili, diverse immagini della giovinezza della scrittrice.
Ogni ritratto è scandagliato e smosso con l'abilità e la maestria che solo un inglese sa apportare, fuori la campagna inglese e Londra nell'incessante e abitudinario fluire della quotidianità snobistica e indaffarata. Macro e microcosmo che si combinano, fuori la normalità, dentro il caos.
E in tutte queste concatenazioni ad aleggiare un po' in lontananza, l'ombra dell'uomo che potrebbe cambiare l'ordine della vecchia e confusa Europa, Adolf Hitler.

Con questo romanzo Elizabeth Jane Howard voleva analizzare i fattori sociali ed umani che avrebbero cambiato la vecchia Inghilterra allo scoppio del conflitto e la posizione che avrebbe determinato il futuro destino della donna. Un'opera narrativa dallo stile imponente e fluido, fatto di piccole intimità che ricordano da vicino la psicologia e le individualità dei "Buddenbrook" e delle grandi saghe familiari di fine ottocento.
Gli anni della leggerezza di cui parla l'autrice non sono altro che l'ultimo periodo all'apparenza spensierato, eppur carico di incertezze e presentimenti del vecchio mondo. Un punto di domanda sull'avvenire, celato da una effimera sicurezza.



M.P.




Libro :

"Gli Anni della Leggerezza", E. J. Howard, Fazi Editore.

Commenti

  1. Bellissima l'espressione "fatto di piccole intimità": restituisce alla perfezione il pregio di questo romanzo, di cui attendo con crescente impazienza il seguito.

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  2. Una delle lettura migliori del mio 2015. Anche io sono impaziente del secondo libro della saga...

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    1. Sono arrivata in ritardo con la lettura ma in tempo per la prossima pubblicazione!

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  3. Mi piacciono le scelte editoriale della Fazi. A parte il modo di presentare le edizioni, accattivanti nella grafica e nella qualità dei materiali, plaudo alla scelta di non riproporre gli ennesimi consueti romanzi per puntare a una letteratura "minore", che spesso nasconde veri e propri gioielli.

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    1. La Fazi si sta imponendo sulla scena editoriale con romanzi nuovi ed eccellenti. Peccato che non siano corredate da una prefazione.

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