Berenice di Cilicia : "L'Ebrea che aspirò a Roma"

"...e il celeberrimo diamante che Berenice ha reso più prezioso infilandolo al dito:quella gemma,dico,che un tempo un barbaro donò a un'incestuosa (Agrippa a sua sorella) nel bel paese ove persino i re a piedi nudi festeggiano il sabato..."(Giovenale,Satira VI )

 Dai tempi di Augusto,la Giudea (Palestina) era passata come possedimento romano,ma con la conseguente ribellione degli Ebrei,portò Roma alla prima guerra giudaica (66-70 d.C.) che fu aspramente combattuta da Vespasiano,ed essendo poi questo eletto come imperatore della Città Eterna,passò il comando al figlio Tito Flavio Vespasiano (39-81).Proprio durante l'assedio di Gerusalemme,Tito conobbe Berenice.


Come ogni personaggio della storia antica,è difficile trovare una vera e giusta data di nascita e di morte,comunque possiamo attestare la vita di questa principessa intorno al I secolo.
Giulia Berenice era un membro della dinastia erodiana (di cui fanno parte i re di Giudea),il cui albero genealogico è a dir poco complesso vista la consuetudine dei principi di trovare mogli principalmente all'interno della loro famiglia,senza badare alle parentele,arrivando quindi all'incesto.
Berenice era figlia di Erode Agrippa I e sorella di Agrippa II,tra i suoi avi ci fu Erode il Grande,conosciuto per la famosa "strage degli innocenti".


Erode il Grande (73-4 a.C)
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Erode Archelao (23 a.C.-18 d.C.)
Erode Filippo ( 4 a.C.-34)
Erode Antipa   (?-39 d.C.)  
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Erode Agrippa I (10 a.C.-44 d.C.,nipote di Erode il Grande) -   Cipro di Giudea
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Agrippa II ( 28-100 d.C.)
Berenice
Mariamne
Drusilla

La vita matrimoniale della bella principessa fu molto movimentata: a tredici anni sposò un congiunto,Marco Giulio Alessandro,in seguito lo zio Erode di Calcide,da cui ebbe due figli,Bereniciano e Ircano e da cui rimase vedova a vent'anni.Dopo un breve ritorno a palazzo si unì a Polemone I di Cilicia,ma si allontanò ben presto per ritornare dall'amato fratello.
In un viaggio col fratello a Cesarea ascoltò la difesa di San Paolo,accusato di profanazione del Tempio e di fomentare rivolte.La sua presenza sempre al fianco di Agrippa denotava l'enorme influenza e potere che aveva.
Veramente la bella ebrea entrò nella storia attraverso l' "affaire" con Tito.
"Tito la incontrò durante i colloqui e le visite ad Agrippa II,che alleato di Roma,gli fu di validissimo aiuto nella guerra giudaica e nella presa di Gerusalemme.Se ne innamorò.Perdutamente,forse."
Berenice secondo il giudizio degli storici del tempo "possedeva l'avvenenza,il fascino,la malia di una donna orientale",Tito era conosciuto per la sua lussuria e ingordigia sessuale,l'ebrea,quindi,faceva al suo caso.
Tito Flavio Vespasiano
Dopo tre anni il futuro imperatore riuscì a domare la rivolta,distruggendo il Tempio e vendendo come schiavi gli Ebrei,portando il suo trionfo a Roma;ma portò a Roma anche Agrippa e soprattutto Berenice.
Naturalmente  nella mente dell'ambiziosa ebrea c'era la speranza di poter sedere sul trono più alto del mondo.
Berenice fu quindi ospitata a palazzo e "abitò con Tito.E nell'attesa di sposarsi con lui,si comportava in tutto e per tutto come se fosse già sua moglie".Il Senato rimase scandalizzato per questa condotta di vita e ancor maggiormente per la nazionalità della principessa.Anche i "cives" non guardarono bene la nuova venuta,in loro si rimaterializzò la figura di Cleopatra,la donna che aveva circuito prima Giulio Cesare poi Marco Antonio,"l'egiziana" che voleva conquistare Roma.
Ma mentre Cleopatra,durante il suo soggiorno,si era comportata in modo impareggiabile,"l'ebrea" cadde in molti errori:"organizzò una sua corte personale,era altezzosa,superba,ostentava maniere così distaccate da vellicare l'orgoglio e l'antipatia dei Romani che pure,sensibili com'erano alla bellezza femminile,si lustravano gli occhi ogni volta che la vedevano."
In più c'erano voci che riguardavano il suo passato che la descrivevano come un'incestuosa (visto l'ambiguo rapporto che aveva con Agrippa II), e la fama di donna scandalosa;tutto questo fece della bella principessa ebrea "Berenice la meretrice";la storia era diventata ormai di dominio pubblico e comunque Tito difendeva strenuamente la loro relazione.
Ma accadde che con l'ascesa al trono di Tito,Berenice fu "costretta a tornare in Palestina dal fratello Agrippa II,dispiaciuta,umiliata,abbandonava un sogno a cui aveva creduto".
Non si conosce ancora bene il perché di questo cambio di direzione da parte del nuovo imperatore.
Forse la presa di coscienza del suo nuovo ruolo? Le pressioni del Senato? Le ultime raccomandazioni del rigido padre? Certo è che circolò anche un nome:Domizia Longina.
"Il Trionfo di Tito"
Alma Tadema

In fondo,mano nella mano si vedono
Domizia e Domiziano

Domizia era la moglie del fratello minore di Tito,Domiziano;più giovane di Berenice e più scaltra,Domizia era intrigante,libertina,esperta nelle cose d'amore e sicuramente cercò di irretire l'imperatore,riuscendoci.
Poco prima di morire Tito disse che : "nessuno dei suoi atti gli lasciava rimorsi ad eccezione di uno solo".
Questo rimorso potrebbe essere stato proprio Domizia.
Berenice ritornò nell'ombra.


Fonti:
"Contro le donne",Giovenale,Newton Compton Editori.
"La Bibbia",Società Biblica di Ginevra.
"Dizionario di Mitologia e dell'Antichità Classica" Mary Gislon-Rosetta Palazzi,Zanichelli.
"Passioni,Intrighi,Atrocità degli Imperatori Romani",Furio Sampoli,Newton Compton Editori.

Commenti

  1. Quanto può essere affascinante la storia delle donne del passato? Non ricordo se te l'ho già citato ma.. hai letto "Mogli e Amanti"? Parla di molte imperatrici e future regine, le loro storie, le loro vite insospettabili.

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    1. No mai letto Carolina,allora ora mi informo e lo cerco,grazie per la dritta ;-)

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  2. La storia "dal punto di vista femminile" è sempre molto affascinante secondo me! Forse ti può interessare il post che ho pubblicato qualche giorno fa su Laura Curino! :) A presto!

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  3. Esiste la possibilità che Berenice sia partita da Roma con in dono parte del tesoro del tempio di Gerusalemme

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    1. Non sapevo nulla di questo, però come dici tu non è improbabile.

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  4. A parer mio Berenice mise le mani su parte del tesoro di Gerusalemme e lo riportò in patria. Aveva l' opportunità, il movente e le capacità per farlo. Preso il tesoro non aveva più motivo di stare a Roma perché era straniera probabilmente stava con Tito solo per motivi politici.

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