Tutto il bello che c'è stato





Siamo alla fine dell'anno...Eppure sembra solo ieri il giorno in cui ho scritto l'ultimo post del 2015, ma come dice un vecchio adagio di nonne e zie, arrivati ad una determinata età, tutto sembra andare più velocemente...
Ma a parte ragioni personali, questo è stato per Appuntario un anno soddisfacente. Non parlo di partecipazioni o adesioni di nuovi lettori o maggiori visualizzazioni del blog (benché ci siano stati), ma di nuove e più storie che hanno arricchito il sito.
Per questo ho deciso di concludere la fine dell'anno con un resoconto, soggettivo, di tutto quello che ho trovato di bello in un anno che sta entrando già nel passato.
A cominciare dalle escursioni, tanto desiderate e finalmente avverate, nella splendida, seppur decadente, Reggia di Caserta, arrivando ad un altro monumento italiano, benché questo naturale, del giardino di Ninfa, nei pressi di Latina. Lo splendore della ricchezza è ancora nei miei occhi, ricordando i tesori di inestimabile valore storico nel Museo Napoleonico di Roma.
Non può nemmeno mancare fra i bilanci positivi, la mia sortita alla manifestazione letteraria romana di Più Libri Più Liberi, vissuta tra emozione e timidezza.
Le care, amate, figure femminili della storia hanno avuto anch'esse un giusto spazio e fra quelle in cui è stato più forte il piacere di informarmi e raccontarle, presenziano con maggiore spessore l'inglese Elizabeth Ratcliff, cameriera-artista che nel XVI secolo si distinse nel Galles per la creazione di opere realizzate con pezzetti di vetro, pietre e madreperle. Niente conosceremo di Van Gogh e dei suoi dipinti, senza l'instancabile lotta per la loro sopravvivenza dovuta alla cognata, Johanna Bonger, e meritano di essere citate anche le pittrici Jeanne Hébuterne, moglie di Amedeo Modigliani e May Nieriker, sorella della scrittrice Louisa May Alcott, la cui fama è andata purtroppo persa nel corso dei secoli.
Ma voglio anche riportare, come molti blogger stanno facendo, le migliori letture intraprese nel corso dell'anno, rivelatrici di nuovi autori e spunti tematici :
"I Buddenbrook" di Thomas Mann, pubblicato nel 1901, la saga famigliare per eccellenza e la rappresentazione più riuscita di un dramma borghese di fine Ottocento. Metterei sicuramente questo testo come migliore lettura, sia per l'intensità del libro, della trama, dei suoi personaggi e per la narrazione che sembra procedere in motivi musicali decadenti e ripetuti.

"E venne finalmente il giorno in cui tutti i libri che potevo comprare furono allineati sugli scaffali, e fu possibile camminare per il negozio senza inciampare in scale a pioli e barattoli di pittura. Shakespeare and Company aperse dunque i battenti : era il 19 novembre 1919."("Shakespeare and Company", Sylvia Beach)

Scritto nel 1952, "Shakespeare and Company", più che un'autobiografia, è un memoriale di fatti e personaggi che contribuirono alla nascita e allo sviluppo della libreria più famosa di Parigi. In esso la sua realizzatrice e autrice, Sylvia Beach, ripercorre il suo sogno : una cultura più libera e moderna per un mondo migliore. Fra Fitzgerald, Hemingway e Joyce, ogni appassionato lettore può perdersi fra le sue pagine ricche di storia e letteratura.
Un libro che mi ha stupito per la sua complessità, di cui mai avrei creduto, è stato "Aspettando Godot", pubblicato nel 1952 a Parigi da Samuel Beckett. Forse tra le più famose opere originali del Novecento,   è diventata simpaticamente allegoria dell'attesa vana e utopistica della vita ma anche riflesso non troppo surreale dell'esistenza dell'uomo moderno.
Quest'anno ha visto come non mai numerosi anniversari letterari, come il bicentenario della nascita della scrittrice inglese Charlotte Brontë. Per l'occasione ho riletto il suo romanzo più celebre, se non il migliore, "Jane Eyre". Publicato nel 1847, in pieno periodo vittoriano, riproduce meglio di qualsiasi altra opera del periodo, il paradossale e vetusto mondo inglese, all'interno di particolare storia d'amore tra un aristocratico e una donna di ceto inferiore.
Un inno alla vita e alla bellezza si ritrovano nella figura di Kitty Garstin, bella e vivace protagonista dello stupendo romanzo di William Somerset Maugham "Il Velo Dipinto". Una lettura commuovente, che tutti i lettori dovrebbero intraprendere, perchè la felicità può trovarsi anche dopo aver superato strade polverose e fatiche.

"Ho idea che la sola cosa che ci permette di guardare senza disgusto il mondo in cui viviamo sia la bellezza che gli uomini di tanto in tanto creano dal caos. I quadri che dipingono, la musica che compongono, i libri che scrivono, la vita che vivono. Fra tutte, la cosa più ricca di bellezza è una vita bella. E' questa l'opera d'arte più perfetta."


Bottino Natalizio

Una lettura del tutto estranea alle altre è stato il complesso dramma di Anton Pavloviĉ Ĉechov, "Il Giardino dei Ciliegi", composto nel 1903. Ambientato in una provincia russa del XX secolo, la trama si sviluppa in una alternanza sociale tra caste e poteri diversi e raffronto tra il vecchio e il nuovo mondo
"Lessico Famigliare", gioiello-capolavoro di Natalia Ginzsburg, mi ha invece trasportata con i suoi suoni ed immagini nell'Italia del Ventennio fascista, con i fatti e personaggi del'epoca. Una saga famigliare privata che ci riporta anche alla nostra storia, con la delicatezza e l'eleganza stilistica della sua autrice.
Per i quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare, ho proposto il suo testo più conosciuto, non il più osannato ma sicuramente quello meno capito, "Romeo e Giulietta". La sua estrema popolarità, nell'apparenza della sua trama semplice, nel suo ricco lirismo, nell'amore giovanile che divampa fra le pagine, essa racchiude un mondo, che è quello del teatro e della vita. Insomma dietro la storia d'amore dei due giovani si nascondono tutti gli ideali e i pensieri di quel movimento elisabettiano in fase di tramonto.
L'ultima parte dell'anno è stata dedicata alle biografie e a due personaggi femminili diversissimi. "La Donna che amò Hitler" di Angela Lambert, è il racconto preciso e dettagliato della vita dell'amante e poi moglie di Adolf Hitler, Eva Braun. Una figura che probabilmente fu un nulla rispetto a tutto l'orrore che accadde, ma che delinea assai bene quella vuotezza ed esasperazione del genere umano promulgati ed alimentati in quegli anni bui.
Un posto speciale occupa inoltre l'autobiografia della scrittrice di gialli per eccellenza Agatha Christie, con "La Mia Vita". Ricordi, mode, passioni, conflitti, sguardi e riflessioni di un mondo lontano. Descrizioni fiabesche di città come Aleppo, Mosul, Bagdad, Esfahan, oggi martoriate dalla guerra e dalla politica. Un libro che è molto più di una semplice autobiografia.
Non avrei mai conosciuto la saga dei Cazalet senza il consiglio di Cristina del blog Athenae Noctua. Da quel momento mi sono innamorata di questa numerosa famiglia inglese alto-borghese, le cui esistenze si dipanano nell'arco di dieci anni, nei cinque volumi della scrittrice Elizabeth Jane Howard, dagli ultimi anni degli anni trenta del Novecento fino alla sua prima metà. Terza pubblicazione è "Confusione" un romanzo che ho trovato il migliore per la ricchezza di temi nuovi e suoi personaggi alle prese questa volta con drammi più grandi di loro e della stessa guerra.


Con quest'ultimo intervento saluto tutti gli amici blogger e i lettori, augurando un bellissimo anno nuovo e come scrivo ogni anno, di coltivare sempre la bellezza e le passioni.



M.P.

Commenti

  1. Un paio di questi libri sono finiti grazie a te nella mia lista di letture future, quindi, in un certo senso, ho beneficiato di queste tue conquiste. Ti auguro una buona conclusione d'anno e un 2017 ricco di tante altre soddisfazioni in termini di viaggi in luoghi e libri!

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    1. Allora tutto è stato ricambiato! ;-) Grazie Cristina, auguro anche a te un fine anno bello e un nuovo anno ancora più stupendo per tutto, privato e professionale!

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  2. Anche io voglio leggere i Buddenbrook! Buon proposito per il 2017 :)

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