"Allontanarsi" di Elizabeth Jane Howard
«Insomma, non vedevamo l'ora che finisse la guerra, perché allora la vita sarebbe stata meravigliosa e tutta nuova, ma invece non lo è. Volevamo tanto la pace, ma a quanto pare la pace non ha reso felice nessuno.»
Interno con Tavolo (1921), Vanessa Bell |
"Allontanarsi" è il quarto e penultimo romanzo di una delle saghe famigliari più lette e seguite negli ultimi anni, che con grande successo si è imposta nella narrativa italiana : quella dei "Cazalet", della scrittrice inglese Elizabeth Jane Howard (1923-2014).
Affresco limpido e dettagliato sulle sorti di una simbolica famiglia alto-borghese nell'Inghilterra allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ma anche di un paese in preda a profondi cambiamenti politici e sociali, del ruolo delle donne all'interno della famiglia e del matrimonio; fu pubblicato nel 1995.
Se con "Gli Anni della Leggerezza" Elisabeth Jane Howard ci aveva introdotto nel microcosmo di questa comunità inglese, sconvolta e messa in subbuglio dalla guerra ne "Il Tempo dell'Attesa" e incapace di sbrogliare la matassa dei propri drammi in "Confusione", in questo ultimo capitolo la guerra è finita, la pace ristabilita, se non l'ordine, eppure è proprio questa a rendere ancora più difficile il reintegro di ciascun componente all'interno del proprio ruolo, insieme ad una costante lotta tra doveri e sentimenti.
Le vicende umane dei Cazalet ripartono dal luglio 1945 : la guerra è ai suoi sgoccioli, soltanto un mese dopo verrà sganciata l'atomica sul Giappone (che porrà la fine definitiva del conflitto), e i membri della famiglia si allontanano dalla sicurezza emotiva e fisica di Home Place, per ritornare a quel che rimane di una Londra devastata e problematica. Gli scontri politici in Parlamento e l'approssimarsi della disgregazione del grande impero britannico con l'uscita dell'India, non influiscono minimamente sulle esistenze dei singoli protagonisti, quanto, invece, la lenta ripresa della quotidianità e l'uscire allo scoperto di situazioni che la guerra aveva posto in attesa.
Questa volta è la vita stessa a chiedere ai suoi personaggi lo scotto delle proprie decisioni, delle scelte da prendere, dopo lunghi trascinamenti in disillusioni e inciampi, e si presentano per cui separazioni, morti, matrimoni, nuove intese, relazioni troncate. Qui non c'è l'azione a muovere i fili della narrazione, ma i pensieri e le riflessioni del singolo individuo posto davanti all'inevitabilità del non poter tornare indietro.
Come sempre il romanzo mette in risalto le giovani figure femminili di Louise, Polly e Clary, diventate donne e in preda a sentimenti forti e contrastanti sull'amore e gli affetti. Non è stata la pace che tanto desideravano a formare le loro vite, ma la maturità e la presa di coscienza di poter occupare ciascuna un posto nel mondo, lavorando su stesse, scavando nel profondo della loro personalità seguendone istinti e bisogni.
Nel lungo finale, la scrittrice inglese sbroglia finalmente la matassa dei drammi famigliari e attraverso un filo di Arianna, ricongiunge i suoi personaggi, (ad un matrimonio naturalmente!), portandoli ad un avvenire incerto, eppure allo stesso tempo libero e possibilmente felice.
Rispetto ai precedenti due capitoli della saga, ho reputato "Allontanarsi" dello stesso grande livello del primo. E questo perché vi ho trovato la giusta conclusione di quel processo sociale iniziato da quel che era rimasto dell'era vittoriana.
La Howard si concentra come sempre sui ruoli femminili dominati negli inganni e nelle delusioni di quelle istituzioni come la famiglia e il matrimonio; ma questa volta con il palesamento di falle, iniquità e crepe di quegli status dopo la Seconda Guerra Mondiale, unito ad una maggiore sicurezza e favorito dai mutamenti storici, le donne ne hanno riconosciuto una loro indipendenza fisica ed emotiva.
E. J. Howard |
"Allontanarsi" è un caleidoscopio di sentimenti pronti a sbocciare, di una nuova era di libertà e opportunità, di nuovi sguardi e orizzonti lontani, dove invece, prima era la casa, la comunità e l'intimità a far valere doveri e artificiosità.
Il romanzo qui si fa più psicologico. Non è più la guerra il motore della trama, ma i discrepanti pensieri dei personaggi, in lotta con il proprio essere e personalità.
Nella parte centrale si rasenta una certa fiacchezza a cui è anteposto, però, un finale accidentale e rassicurante.
L'Inghilterra viene raffigurata attraverso i cambiamenti politici e sociali appena accennati. I grandi uomini che hanno conquistato la pace, non hanno più spazio e potere : una nuova epoca di liberazione e promesse richiede nuovi uomini, nuove visioni ed idee. Non è un caso che l'opera si conclude con la definitiva disgregazione dell'impero britannico. Ma questa non può essere la fine.
Qual che più ci ha insegnato Elizabeth Jane Howard, che con questo libro, a mio dire, potrebbe calare il sipario sulla fortunata saga dei Cazalet, è che non sono gli eventi sociali o politici ad influenzare sempre la nostra vita. A condurla siamo soltanto noi stessi, con i nostri sbagli e rinascite.
«[...] allora pensò che ciò che doveva lasciarsi alle spalle erano le cose o le persone che avevano fatto parte della sua vita passata, ma altre cose misteriose e a lui ancora ignote che gli si annidavano dentro, perché solo così sarebbe riuscito a fare spazio a un nuovo abitante.»
M.P.
Libro :
"Allontanarsi", E. J. Howard, Fazi Editori
L'idea che il sipario si chiuderà fra pochi mesi mi getta nello sconforto: ormai mi sono affezionata in maniera viscerale a questa famiglia, sebbene Allontanarsi mi sia apparso, rispetto ai capitoli precedenti, meno ritmato e più frammentato (anche per la gran quantità di personaggi).
RispondiEliminaQuesta saga dá talmente tanti spunti diversi, opinioni, critiche, forse perché ha veramente molto da dire. Io ho trovato in questo romanzo la giusta conclusione del primo con la disgregazione dell'impero britannico e l'inizio di una era nuova.
EliminaConfesso spudoratamente di non aver letto la recensione e di non aver intenzione di farlo a breve per il semplice fatto che desidero tantissimo leggere questa saga ma non sono ancora riuscita a iniziarla e non vorrei rovinarmi eventuali sorprese con degli spoiler... Mi fermo tuttavia a commentare perché volevo dirti che ti ho assegnato un Liebster award e che, se tu può interessare, lo rovi qui: http://mamitrailibri.blogspot.com/2017/07/liebster-award-2017.html
RispondiEliminaA presto :)
Grazie mille Mami!Ti sono grata del premio. Riguardo alla recensione fai bene, nemmeno io leggo le recensioni di questa saga, quando so che dovrò leggerla.
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