" Mendel dei Libri ", Stefan Zweig
" Come un astronomo,tutto solo nella propria specola,scruta notte dopo notte attraverso il minuscolo obiettivo del telescopio le miriadi di stelle,le loro misteriose orbite,i loro intrecci errabondi,il loro spegnersi e riaccendersi,così da quel tavolino quadrato Jakob Mendel,attraverso le sue lenti,immergeva lo sguardo nell'altro universo,quello dei libri,anch'esso in eterna rotazione e in un continuo rigenerarsi,in quel mondo sovrastante il nostro mondo."
Nel Maggio del 1933,in Germania,si verificò il Bücherverbrennungen,ovvero,quel che passerà alla storia come il " rogo dei libri ".
Con l'ascesa al potere di Adolf Hitler ( 1889-1945 ),anche l'ambito culturale del paese cambiò radicalmente.
Dalle scuole e dalle università furono espulsi i docenti " non ariani " o politicamente sgraditi al nazionalsocialismo,e,anche i libri di testo riformati.Quelli non corrispondenti all'ideologia nazista furono distrutti,per poter favorire il vero " spirito tedesco ".
Migliaglia di Hemingway,London,Zola,Einstein,Hesse,Brecht e altri autori,vennero dati alle fiamme.
Quella fu la morte della libertà,del pensiero,delle idee...L'uniformità aveva vinto contro l'unicità.
Anche le opere di Stefan Zweig ( 1881-1942 ),biografo e romanziere viennese,riconosciuto e acclamato,vennero date irrimediabilmente alle fiamme.
Erano passati solo quattro anni,da quando nel 1929,Zweig pubblicò proprio un racconto," Mendel dei Libri " un omaggio ai libri,alla cultura e alla comune sorte che esiste tra la vita di un libro e quella dell'uomo.
Nella Vienna del dopoguerra,un signore anonimo ( l'io narrante ),si rifugia dalla pioggia sferzante entrando al " Caffè Gluck ",tipico locale alla moda nell'Alserstrasse.
Riconosce il locale dove era stato ben vent'anni prima,anche se ammobiliato modernamente,e ricorda proprio come qui,aveva conosciuto l'uomo più famoso di tutta Vienna,l'ebreo galiziano Jakob Mendel,detto all'epoca " Mendel dei Libri ".
E inizia la rievocazione di questo Jakob Mendel,un vero miraculum mundi,venditore a domicilio di libri,che riusciva grazie alla sua prodigiosa memoria,a ricordare le trame,i temi,la pubblicazione,il luogo di edizione,i prezzi di tutti i libri stampati da che esisteva la stampa," un preistorico biblio-sauro di una razza ormai in via d'estinzione."
Un elenco-umano o per alcuni un mago,un sensale dei libri,meraviglioso ausilio per studenti,bibliotecari,
aristocratici collezionisti.
E il suo ufficio era il " Caffè Gluck ",dove riceveva clienti sempre chino e fisso sui libri,incurante del mondo e del denaro.
" Perché lui leggeva come gli altri pregano,come i giocatori giocano e gli ubriachi tengono lo sguardo fisso nel vuoto,storditi;il suo rapimento quando leggeva era così commuovente che,da allora,il modo in cui gli altri leggono mi è sempre parso profano."
Ma con l'avvento della Prima Guerra Mondiale,si ritrovò in un equivoco quanto mai stupido e inverosimile.
Accusato di spionaggio,venne portato in un campo di internamento.Senza i suoi amati libri,i suoi occhi si aprirono per la prima volta alla realtà,diventando testimone deggli orrori perpetuati dalla razza umana.
Dopo due anni,grazie ad amicizie altolocate,Jakob Mendel,ritornò a Vienna,ma non seppe più leggere; la sua memoria prodigiosa svanita; " Mendel non era più Mendel, come il mondo non era più il mondo", morendo povero e dimenticato.
Dietro questo breve e intenso racconto,Zweig,ci spiega come la devozione e l'amore per i libri,rappresentano
un bene prezioso per l'intera umanità,poiché diventano testimonianze e diffusione di quei valori di rispetto,dignità e soprattutto unicità;tanto cara all'autore : " l'unicità diventa ogni giorno più preziosa in questo mondo che irrimediabilmente va facendosi sempre più uniforme."
La cultura e la memoria ( anch'essa veicolo di progresso nell'arte e nel sapere ) continuamente invise e combattute dalle dittature,dalle violenze,per la loro potenza e capacità di aprire le menti e il cuore chiuse dall'ignoranza e dalla sottomissione.
E si presenta qui l'eccezionalità di Jakob Mendel,un personaggio in bilico; non un eroe,non un fallito,ma un comune uomo innocente,e come il narratore,anche noi,se prima eravamo rimasti incantati dalla sua magia,poi con l'affacciarsi della realtà,anche il nostro " telescopio per contemplare il mondo dello spirito andò in frantumi."
La vita di un libro non è così ben diversa da quella di un uomo :
" ...i libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall'inesorabile avversario di ogni vita : la caducità e l'oblio."
Ebook :
" Mendel dei Libri ",S.Zweig,Adelphi eBook,2011
Per chi volesse approfondire la letteratura e i temi inerenti allo stesso periodo storico consiglio di leggere " La Melodia di Vienna " ,dello scrittore ceco Ernst Lothar Müller ( 1890-1974 ),amico proprio di Zweig.
Fonte : http://www.adelphi.it/ |
Con l'ascesa al potere di Adolf Hitler ( 1889-1945 ),anche l'ambito culturale del paese cambiò radicalmente.
Dalle scuole e dalle università furono espulsi i docenti " non ariani " o politicamente sgraditi al nazionalsocialismo,e,anche i libri di testo riformati.Quelli non corrispondenti all'ideologia nazista furono distrutti,per poter favorire il vero " spirito tedesco ".
Migliaglia di Hemingway,London,Zola,Einstein,Hesse,Brecht e altri autori,vennero dati alle fiamme.
Quella fu la morte della libertà,del pensiero,delle idee...L'uniformità aveva vinto contro l'unicità.
Anche le opere di Stefan Zweig ( 1881-1942 ),biografo e romanziere viennese,riconosciuto e acclamato,vennero date irrimediabilmente alle fiamme.
Erano passati solo quattro anni,da quando nel 1929,Zweig pubblicò proprio un racconto," Mendel dei Libri " un omaggio ai libri,alla cultura e alla comune sorte che esiste tra la vita di un libro e quella dell'uomo.
Nella Vienna del dopoguerra,un signore anonimo ( l'io narrante ),si rifugia dalla pioggia sferzante entrando al " Caffè Gluck ",tipico locale alla moda nell'Alserstrasse.
Riconosce il locale dove era stato ben vent'anni prima,anche se ammobiliato modernamente,e ricorda proprio come qui,aveva conosciuto l'uomo più famoso di tutta Vienna,l'ebreo galiziano Jakob Mendel,detto all'epoca " Mendel dei Libri ".
E inizia la rievocazione di questo Jakob Mendel,un vero miraculum mundi,venditore a domicilio di libri,che riusciva grazie alla sua prodigiosa memoria,a ricordare le trame,i temi,la pubblicazione,il luogo di edizione,i prezzi di tutti i libri stampati da che esisteva la stampa," un preistorico biblio-sauro di una razza ormai in via d'estinzione."
Un elenco-umano o per alcuni un mago,un sensale dei libri,meraviglioso ausilio per studenti,bibliotecari,
aristocratici collezionisti.
E il suo ufficio era il " Caffè Gluck ",dove riceveva clienti sempre chino e fisso sui libri,incurante del mondo e del denaro.
" Perché lui leggeva come gli altri pregano,come i giocatori giocano e gli ubriachi tengono lo sguardo fisso nel vuoto,storditi;il suo rapimento quando leggeva era così commuovente che,da allora,il modo in cui gli altri leggono mi è sempre parso profano."
Ma con l'avvento della Prima Guerra Mondiale,si ritrovò in un equivoco quanto mai stupido e inverosimile.
Accusato di spionaggio,venne portato in un campo di internamento.Senza i suoi amati libri,i suoi occhi si aprirono per la prima volta alla realtà,diventando testimone deggli orrori perpetuati dalla razza umana.
Dopo due anni,grazie ad amicizie altolocate,Jakob Mendel,ritornò a Vienna,ma non seppe più leggere; la sua memoria prodigiosa svanita; " Mendel non era più Mendel, come il mondo non era più il mondo", morendo povero e dimenticato.
S.Zweig |
un bene prezioso per l'intera umanità,poiché diventano testimonianze e diffusione di quei valori di rispetto,dignità e soprattutto unicità;tanto cara all'autore : " l'unicità diventa ogni giorno più preziosa in questo mondo che irrimediabilmente va facendosi sempre più uniforme."
La cultura e la memoria ( anch'essa veicolo di progresso nell'arte e nel sapere ) continuamente invise e combattute dalle dittature,dalle violenze,per la loro potenza e capacità di aprire le menti e il cuore chiuse dall'ignoranza e dalla sottomissione.
E si presenta qui l'eccezionalità di Jakob Mendel,un personaggio in bilico; non un eroe,non un fallito,ma un comune uomo innocente,e come il narratore,anche noi,se prima eravamo rimasti incantati dalla sua magia,poi con l'affacciarsi della realtà,anche il nostro " telescopio per contemplare il mondo dello spirito andò in frantumi."
La vita di un libro non è così ben diversa da quella di un uomo :
" ...i libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall'inesorabile avversario di ogni vita : la caducità e l'oblio."
Ebook :
" Mendel dei Libri ",S.Zweig,Adelphi eBook,2011
Per chi volesse approfondire la letteratura e i temi inerenti allo stesso periodo storico consiglio di leggere " La Melodia di Vienna " ,dello scrittore ceco Ernst Lothar Müller ( 1890-1974 ),amico proprio di Zweig.
Un piccolo gioiello.
RispondiElimina"Perché lui leggeva come gli altri pregano": quanto, in così poche parole?
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