"Winesburg, Ohio" di Sherwood Anderson


"Per una ragione che non è possibile spiegare, essi avevano entrambi ricevuto da quella notte silenziosa passata insieme la cosa di cui avevano bisogno. Uomo o ragazzo, donna o ragazza, per un attimo avevano afferrato la cosa che rende possibile la vita nel mondo moderno, agli uomini e alle donne grandi."

"I Nottambuli" ( 1942 ), E.Hopper


Mi sto iniziando alla letteratura americana; un genere che il più delle volte ho distrattamente tralasciato, e non potevo in questo caso accantonare il padre della letteratura americana del Novecento, Sherwood Anderson ( 1876-1941 ), conosciuto grazie alle menzioni di uno dei suoi più famosi allievi, Ernest Hemingway.
Sherwood Anderson, cresciuto nel Ohio, intraprese i lavori più disparati prima di abbandonare moglie e figli per dedicarsi ( era un autodidatta ) alla scrittura.
Seguì una fama nazionale, il cui stile e impianto letterario sarà apprezzato da scrittori italiani come Moravia e Pavese, e influenzerà, diventandone il maestro, i futuri Hemingway, Faulkner, e in parte Fitzgerald.
Nel 1919 fu pubblicato il suo capolavoro più riuscito "Winesburg, Ohio", che riscosse il successo sperato del suo autore.
Fin dalle prime righe si sente subito tutta la lungimiranza e la potenza di questo libro. Un senso di rispetto e la coscienza di leggere un grande autore, seppur mancante di quella particolare finezza di stile e autorevolezza che caratterizzeranno invece i suoi successori.
Anderson aveva letto "L'Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Master ( tra l'altro aveva anche sposato la sua amante Tennessee Mitchell ), con la sua galleria di singolari personaggi, raccontati in poesia, e si ispirò proprio a questo per il suo libro e alle sue esperienze vissute nella cittadina di Clyde, dove visse nella sua infanzia.
"Winesburg, Ohio" ha una complessa struttura : a metà strada tra romanzo e racconto; raccoglie ventidue storie, più un prologo introduttivo. Ogni storia ha un suo personaggio, che funge da cornice al protagonista esclusivo, che ricorrendo in varie storie, e con la propria, dà forma al libro.

Ambientato intorno al 1890, nella fittizia cittadina di Winesburg, attraversata dal fiume Wine, ( l'autore ne mostra la cartina topografica ), dove gli abitanti di ogni ceto sociale vivono le loro vite, all'esterno rispettabili e comuni, ma nel loro intimo contraddistinte dalla solitudine e dall'isolamento, inadattate alla realtà e al conformismo di una società che stava cambiando.
Questi personaggi vengono prima presentati nel loro ambiente quotidiano, arrivando poi a raccontarci il loro passato ambiguo e l'istinto o l'istinto della libertà che li porta verso "un'avventura" fuori dagli schemi consueti. Sono storie poetiche, profonde, che scavano nell'animo umano.
Vero protagonista è il giovane George Willard, giornalista del "Winesburg Eagle", che ha la caratteristica di occuparsi dei fatti di cronaca del luogo.
Willard diventa il depositario scelto di queste strampalate storie e allo stesso tempo assistiamo alla sua di vita.
Come in un romanzo di formazione, il giovane è un ragazzo pieno di sogni e assetato di vita, di realizzazione del proprio essere; tra avventure amorose,delusioni, scorribande e verità che gli si aprono, diventa un uomo, scoprendo il proprio posto nel mondo, fuori dalla piccola cittadina di Winesburg.

Sherwood Anderson

Quella di Anderson ( narratore onnisciente ), è la raffigurazione della vita provinciale americana del Middle-West e il suo mutamento in una città industriale.
Dopo la guerra di Secessione americana, si completò qual processo di industrializzazione, che grazie al progresso tecnologico, portarono le fabbriche e le città ad un ruolo che prima avevano le comunità agricole : non solo era cambiata la vita, anche i rapporti sociali, religiosi, culturali.
Ma il cambiamento non aveva apportato sempre a quel benessere pubblicizzato dalle teorie positivistiche; lo scrittore "sconfessa il mito di una America puritana", svelando attraverso gli abitanti della cittadina, le frustrazioni, desideri repressi, il senso di smarrimento in un mondo punitivo verso ogni forma di ribellione, a cui si aggiungono la mancanza di quei valori fondamentali dell'esistenza umana, ossia il bisogno di essere capiti, di amare ed essere amati.

"L'amore è come un vento che smuove l'erba sotto gli alberi, in una notte scura. Non devi cercare di definire l'amore, è la parte divina della vita. Se cercherai di definirlo, di assicurartene e di vivere sotto gli alberi, dove soffiano i dolci venti della notte, il lungo giorno caldo della delusione presto sopraggiungerà e la polvere, sollevata dal passaggio dei carri, inaridirà le labbra infiammate e addolcite dai baci."

Anderson analizza inoltre la retrograda condizione femminile, con le belle figure di Louise Trunnion, Alice Hindman, Kate Swift, Belle Carpenter, tutte diverse per età e sentimenti, ma incapaci di provvedere "alla nascente concezione moderna della donna che dispone di se stessa e dà e prende secondo ciò che lei desidera nella vita."
George Willard è l'unico che percependo i suoi bisogni, il fuggire del tempo; opera un taglio netto col passato, partendo verso quella libertà che segna la progressiva entrata nel mondo adulto.


"La mente del giovane fu trasportata via dalla crescente passione peri sogni. A chi lo guardava non sarebbe apparso particolarmente sveglio. Con la mente occupata nel ricordo di piccole cose, chiuse gli occhi e si
appoggiò allo schienale. Restò così per un bel pezzo e quando si riscosse e guardò di nuovo fuori dal finestrino Winesburg, il suo paese, era sparito e la sua vita là era diventata soltanto uno sfondo sul quale dipingere i sogni della maturità."




M.P.




Libro :
"Winesburg, Ohio", Sherwood Anderson, Newton Compton Editori, 2012

Commenti

  1. Stupenda recensione, Michela! Lo voglio leggere!
    Grazie per aver condiviso le tue opinioni!
    Claudia - Il giro del mondo attraverso i libri

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    1. Prego Claudia, vedrai se mi la letteratura americana non ti deluderà!

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  2. Gran bel romanzo, un tesoro del secolo scorso. Piacevolissimo libro letto circa un anno fa. Consigliato. Complimenti per la recensione.

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    1. Grazie. E' stata una scoperta anche per me, non lo avrei conosciuto se non grazie ad Hemingway.

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